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Volume I tomo 2

Documenti. d) «Circolare-annuncio» de L’Insurrezione (Londra 1881)

«Circolare-annuncio» de L’Insurrezione (Londra 1881) [1]

In seguito ad accordo preso tra varii nuclei di rivoluzionari italiani, fra breve vedrà la luce a Londra od altrove il periodico settimanale.

L’Insurrezione organo anarchico-comunista.

Mal si potrebbe in una breve circolare esporre in modo chiaro e completo il nostro programma: rimandiamo perciò i nostri lettori all’esposizione che ne sarà fatta nei primi numeri del giornale stesso.

Intanto ci limitiamo ad esporre a sommi capi i criterii che ci guideranno.

L’ideale sociale cui tende l’umanità è il comunismo nell’anarchia, vale a dire un’organizzazione armonica e solidale in cui senza capi e senza governi tutti concorrano al benessere di ciascuno e ciascuno a quelli di tutti.

Ma perché l’ideale possa raggiungersi, è necessario che il mezzo possa funzionare.

Invece l’umanità trova oggi innanzi a sé nelle istituzioni e nelle condizioni sociali un ostacolo che non si può superare se non per la violenza; un ostacolo il quale, come ci proponiamo dimostrarlo, se non sarà abbattuto dalla forza materiale, anziché lasciare una sola scappatoia al progresso, dovrà finire col distruggere ciò che esiste di civiltà e rigettarci nella barbarie.

Aprire dunque colla forza la via all’incedere pregressivo dell’umanità, distruggere radicalmente per mezzo della insurrezione le istituzioni e le condizioni che le fanno ostacolo e la incalzano indietro: ecco il primo bisogno dell’epoca, la condizione indispensabile di ogni progresso futuro.

Tutto ciò che facilita ed avvicina l’insurrezione è bene; tutto ciò che, anche colle apparenze di progresso, l’allontana è male; tale il faro che ci guiderà, tale la stregua con cui misureremo uomini e cose.

Perciò, pur seguendo con attenzione lo svolgersi della vita sociale in tutte le sue manifestazioni essenziali, e pur non mercanteggiando la nostra simpatia ed il nostro concorso a quanti lavorano a preparare i destini futuri dell’umanità, noi propugneremo anzitutto gl’interessi insurrezionali e saremo l’organo degli uomini dell’insurrezione.

Collegati da vincoli di solidarietà coi rivoluzionarii di tutto il mondo noi speriamo principalmente simpatia operosa da quanti in Italia sono insofferenti di schiavitù, di miseria e di vergogna. Ché, se la situazione è la stessa in tutto il mondo civile poiché dovunque le basi costitutive della società sono le stesse e portano dovunque alle stesse conseguenze ed alle stesse ineluttabili necessità l’Italia è uno di quei paesi in cui per indole di popolo, per influenze tradizionali, per speciali condizioni economiche e politiche, la rivoluzione sociale è più facile e più imminente.

L’Italia è una delle principali speranze della Rivoluzione: cosi crediamo e ne diremo le ragioni. Possano i rivoluzionarii Italiani essere all’altezza del compito che è loro assegnato!

Noi saremo organo popolare: parleremo al popolo d’Italia e nei suoi bisogni, nei suoi istinti, nelle sue virtù come nei vizii suoi ricercheremo le condizioni dell’insurrezione e gli elementi della riuscita.

Dai nostri amici aspettiamo appoggio e concorso efficace, e crediamo dirne loro abbastanza dicendo che la pubblicazione di questo giornale non è che ravviamento a cose maggiori.

E nell’angurarci successo speriamo che presto potremmo lasciare la penna dell’insurrezionista per impugnare l’arma rigeneratrice dell’insorto.

Per la redazione: ERRICO MALATESTA, CARLO CAFIERO, VITO SOLIERI.
PREZZI D’ABBONAMENTO PER TUTTI I PAESI. ANNO L. 8 SEMESTRE L. 4 TRIMESTRI L. 2

Si accettano in pagamento i francobolli di tutti i paesi.
Tutto ciò che concerne il giornale deve essere indirizzato a Vito Solieri, 8, Windmill Street, Tottenham Court Road, Londra, W.
od inviato per altri mezzi che gli amici nostri stimeranno opportuni.


[1Foglio volante di cm. 21x26,7; pp. 2 (di cui la 2ª bianca); s.d. [ma: lug.? 1881]. L’unico esemplare pervenutoci di questo rarissimo stampato — il cui testo era fino ad oggi noto solo attraverso la parziale traduzione francese datane dal Révolté (Ginevra), del 6 ag. 1881 — è conservato al Bundesarchiv di Berna. La circolare reca la firma congiunta di E. Malatesta, Vito Solieri e Carlo Cafiero, ma quest’ultimo, poco dopo l’arresto di Milano dell’apr. 1882, dichiarò di essere stato estraneo alla redazione di tale programma, la cui stesura è attribuibile, con quasi assoluta certezza, alla penna di E. Malatesta. Cf. P. C. MASINI, Cafiero, Milano 1974, p. 310 e nota 14 a p. 412. Il giornale L’Insurrezione, di cui si annuncia qui l’imminente apparizione «a Londra od altrove», per iniziativa di «vari nuclei di rivoluzionarii italiani», per diversi motivi non vide mai la luce. Cf. M. NETTLAU, Errico Malatesta, New York, s.d. [1922], pp. 187-188.