- Motto: Dall’8 dic. 1885 (a. I, n. 13); “La religione è causa prima della schiavitù dei popoli! ” — “Dove è Padrone è Furto! ”.
- Luogo di pubblicazione: Siena.
- Tipografia: Siena, Tip. della “Questione Sociale”.
- Durata:
- 12 lug. 1885 (a. I, n. 1) — 18 mar. 1886 (a. II, n. 4).
- Interrompe le pubblicazioni dal 19 sett. 1885 (a. I, n. 9) all’8 nov. 1885 (a. I, n. 10); dall’8 dic. 1885 (a. I, n. 13) al 31 genn. 1886 (a. I, n. 11; ma: a. II, n. 1); dal 24 febb. 1886 (a. II, n. 3) al 18 mar. 1886 (a. II, n. 4).
- Periodicità:
- Settimanale (“Si pubblica ogni sabato”.
- Dal 24 febb. 1886 (a. II, n. 3): “Si pubblica ogni settimana”).
- Direttore: Luigi Burroni.
- Gerente: Gio. Batta Ciacci.
- Formato:
- cm. 19 × 27.
- Dall’8 dic. 1885 (a. I, n. 13): cm. 27,5 × 39.
- Pagine:
- 4.
- Esce a 2 p. il n. del 18 mar. 1886 (a. II, n. 4).
- Colonne:
- 2.
- Dall’8 dic. 1885 (a. I, n. 13): 3.
- Note tipogr.:
- Dall’8 dic. 1885 (a. I, n. 13), sulla iestata, sotto il tit., compaiono una penna e una carabina incrociate.
- Dei 4 n. pubblicati nel 1886 (31 genn., 7 e 24 febb. e 18 mar.), i primi due sono indicati come a. I, n. 11 e 12; i successivi come a. II, n. 3 e 4. Inoltre, tutti i n. del 1886 sono segnati erroneamente, 1885.
Si. C. : Giorn. Senesi, voi. II, n. 6.
FN: GF. A. 6. 28. (Possiede i n. 3-7 dell’a. I, dal 26 lug. al 6 sett. 1885).
MF: bo. 70, (Possiede, in copia microfilmica, i n. 3-7).
Dopo il 1880, l’attività degli internazionalisti senesi — che, nel corso del precedente decennio, si era espressa in forma massiccia ed intensa, producendo fogli del più alto interesse politico, quali II Risveglio e L’Agitatore — era andata guadualmente affievolendosi. L’ultima testimonianza dell’attività dei locali gruppi anarchici, è rappresentata appunto da L’Operaio, un foglio più che modesto, nonostante le mire ambiziose del suo gruppo promotore.
Nel corso degli ultimi n., i redattori avevano infatti tentato di trasformare il periodico, da foglio locale in “Organo del Partito Anarchico Toscano”. Cf. Ai lettori, a. I, n. 13, 8 dic. 1885. Ma l’appello lanciato alle Federazioni Anarchiche Toscane, perchè ne appoggiassero l’iniziativa, sembra essere rimasto senza risposta. “Fino ad ora nessuna si è fatta viva. — rilevavano amaramente i redattori — Perciò noi le preghiamo a prendere in seria considerazione la nostra proposta e comunicarci al più presto la loro decisione in proposito. Pensino bene che in Toscana è l’unico Giornale anarchico che al presente si pubblichi, e che l’appoggio delle Federazioni, non in sussidi, ma morale, ed aiutandone lo smercio, avrebbero garantito la vita di questo periodico” (Ai Compagni, a. II, n. 2 del 7 febb. 1886). Col n. successivo (24 febb.) il giornale cessava tuttavia le pubblicazioni, anche se un ultimo n. riusciva ancora ad apparire il 18 marzo, in occasione dell’anniversario della Comune di Parigi, cui era completamente dedicato.
Nel corso della sua breve apparizione, il periodico ha pubblicato, fra l’altro, scritti di Carlo Monticelli (Il Principio della Fine, a. I, n. 5, del 15 ag. 1885) e Saverio Merlino (Con lo Stato o contro lo Stato, a. II, n. 3, del 24 febb. 1886; oltre un lungo articolo sulla Questione Cipriani, sui n. del 31 genn. e 7 febb. 1886). In Appendice ai n. 4 e 5 (8 e 15 ag. 1885), compare: Orazione dell’ Operaio, (ripr. da La Plebe di Milano); quindi dal 30 ag. 1885 (a. I, n. 6), fino alla cessazione delle pubblicazioni: E. Malatesta, Propaganda Socialista (Fra Contadini).