- Sottotitolo: Rivista mensile di Cultura Sociale.
- Luogo di pubblicazione: Palermo.
- Tipografia Palermo, Tip. U.T.E.S.
- Durata: mar. 1946 (a. I, n. 1) — apr.-mag. 1948 (a. III, n, 4-5).
- Periodicità: Mensile.
- Dirett. resp.: Paolo Schicchi.
- Formato:
- cm. 20.5 × 29.
- Dall’apr. 1947 (a. II, n. 4): cm. 20 × 27,5.
- Dal sett.-ott. 1947 (a. II, n. 9-10): cm. 20 × 28,5.
- Dal nov.-dic. 1947 (a. II, n. 11-12): cm. 20 × 27,5.
- Dal mar. 1948 (a. III, n. 3): cm. 21 × 29,8.
- Pagine: 24.
- Colonne: 2.
PAB.
FN: IX. Re. 434. (Alla raccolta mancano i n.: 2 dell’a. I; 12 della. II).
Be. N. (Alla raccolta mancano i n. 4 e 9-10 dell’a. II).
CIRA (G) : Pi 108.
La pubblicazione — l’ultima a cui diede vita lo Schicchi, allora ultraottantenne — avrebbe dovuto uscire, secondo le intenzioni del suo direttore, come periodico settimanale, “ma la penuria della carta — in quel tempo — e i mezzi finanziari limitati, non glielo consentirono”, Cf. i.g. [Italo Garinei] Paolo Schicchi, in Seme Anarchico (Torino), 1 dic. 1952. Uscì così, sotto forma di rivista mensile e sovente con ritardi sulla periodicità prevista, causa le malferme condizioni di salute dello Schicchi. Temi ricorrenti furono la lotta contro il fascismo e contro Casa Savoia, oltre qualche scritto di carattere antireligioso.
Nel mag. 1948, la rivista dovette cessare le pubblicazioni regolari, in conseguenza delle nuove disposizioni legislative in materia di stampa, che imponevano ai direttori di periodici e giornali, di regolare la loro posizione legale. Lo Schicchi non potè ottemperare a tali formalità, a causa delle enormi condanne riportate e per le quali non gli erano riconosciuti i moventi politici. Rifiutatosi di chiedere la riabilitazione alla Corte d’Appello, lo Schicchi preferì continuare le pubblicazioni sotto forma di “numeri unici”. Con titoli diversi, riuscì a stampare così altri undici numeri della sua rivista, fra il luglio 1948 e il giugno 1950