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Bettini-0406

Germinal

 


Durata: 1920-1920


Scheda elaborata da L. Bettini:

  • Luogo di pubblicazione: Rivarolo Ligure.
  • Tipografia: Rivarolo Ligure, Tip. Morando.
  • Durata: apr. 1920 (a. I, n. 1).
  • Periodicità: Mensile.
  • Direttore: Ermete Bassatelli (“Paolo De Verani”).

Cit. da G. Bianco, L’attività degli anarchici nel biennio rosso, in “Movimento Operaio e Socialista in Liguria”, a. VII, n. 2 (apr.-giu. 1961), p. 123, n. 1: “Germinai, organo del gruppo di Rivarolo Ligure (con una diffusione sulle 500-1000 copie) era un giornale schiettamente operaio… ed era diretto da Ermete Bassatelli (della Ferriera Bruzzo); della redazione facevano parte gli operai meccanici Celestino Colombini, Alfredo Amelotti, Artuto Ciotti”.

G. Bianco, che cita su fonti archivistiche, non ha dubbi nel considerare Germinai come uno dei “due mensili” (l’altro era Gli Scamiciati, di Pegli), su cui contava, “la stampa anarchica del Genovesato, negli anni del dopoguerra rosso”. Non sembra tuttavia che all’epoca della sua apparizione, gli anarchici avessero riconosciuto la pubblicazione come prodotto del movimento; e ciò in conseguenza della dubbia posizione politica del suo direttore, Ermete Bassatelli. Fin dal 1º apr. 1920, Il Libertario di La Spezia, pubblicava un Comunicato del “Gruppo Comunista Anarchico di Bolzaneto”, col quale si rendeva noto “che Paolo De Verani, l’autore del Germi del Male, è il noto guerrafondaio maddalenino Ermete Passatelli, acerrimo nemico degli anarchici e dell’USI. Milita nel riformismo mastodontico ed è calunniatore delle idee libertarie”. Similmente Umanità Nova (Milano), che in un primo momento (6 apr. 1920) aveva annunciato che “Germinai, giornale d’arte e letteratura sociale… sarà diretto dal compagno Paolo da Verani”, subito dopo (8 apr.) smentiva la notizia, chiarendo che “la nostra buona fede è stata sorpresa nell’annunciare l’uscita della rivista Germinai, come diretta da un compagno, mentre si tratta di un ex-interventista…”.

Non disponendo di altre informazioni in proposito, non mi è possibile stabilire i termini esatti entro cui si era mossa la polemica e conoscerne la conclusione. E’ probabile, tuttavia, che di fronte alla diffidenza ed all’ostilità degli ambienti anarchici, il periodico abbia dovuto cessare le pubblicazioni, subito dopo averle iniziate, subendo una sorte analoga a quella toccata, nall’ag. del precedente anno, a La Protesta(vd.) di La Spezia, il foglio cui aveva tentato di dar vita l’anarchico “interventista” R. D’Angiò.


 


Nessun complemento.


Anche: questo titolo sulla RebAl (Rete della Biblioteche Anarchiche e Libertarie)

Red. della scheda: Leonardo Bettini