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Bettini-0835

Domani

rivista quindicinale di critica del movimento sovversivo; poi: rivista critica del movimento sovvesive


Durata: 1919-1919


Scheda elaborata da L. Bettini:

  • Sottotitolo:
    • Rivista quindicinale di critica del movimento sovversivo.
    • Dal 15 mag. 1919 (a. I, n. 4): Rivista critica del movimento sovversivo.
  • Luogo di pubblicazione: Brooklyn, N. Y.
  • Durata:
    • [30 mar.? 1919 (a. I, n. 1)] 15 apr. 1919 (a. I, n. 2) — 15 ott. 1919 (a. I, n. 10).
    • Interrompe le pubblicazioni dal 31 lug. 1919 (a. I, n. 9) al 15 ott. 1919 (a. I, n. 10).
  • Periodicità: Quindicinale.
  • Redattore: Roberto Elia.
  • Amministrat.: Andrea Salsedo.
  • Formato: cm. 15,5 × 23.
  • Pagine: 24 + (4) di copertina.

IISG (Alla raccolta mancano i n. 1, 8 e 10).

UM. FIA (Copia fotostatica. Mancano i n. 1 e 8).


Rivista fondata e diretta, con un fine programmatico chiaramente denunciato nel sottotitolo, dai due tipografi anarchici R. Elia e A. Salsedo, entrambi già attivi collaboratori di Galleani, nella redazione di Cronaca Sovversiva. Vi contribuì uno sparuto gruppetto di collaboratori, raccolto con ogni evidenza, non solo fra coloro che condividevano l’impostazione teorica della nuova pubblicazione, ma anche fra quanti, non colpiti da decreto di espulsione (si era allora nel vivo della reazione wilsoniana) potevano ancora disporre di una certa libertà di espressione. Fra questi è da segnalare la presenza del pubblicista D. Nucera Abenavoli (1856-1930), un socialista passato all’anarchismo solo verso la fine del precedente decennio, ma anch’egli assiduo collaboratore dell’organo galleanista Cronaca Sovversiva, fin dall’epoca del suo arrivo negli Stati Uniti (1903). Suoi sono una serie di art. che compaiono sul Domani, a proposito de Gli economisti borghesi e firmati con l’ormai usuale pseud. di «Saraceno».

Temi conduttori o, comunque, particolarmente dibattuti sulle colonne della rivista, furono, oltre alcune generiche considerazioni sulla situazione politica internazionale e su quella europea in ispecie, l’analisi della tensione sociale creatasi in Germania nell’immediato clima postbellico e la valutazione della nuova realtà russa dopo la Rivoluzione d’Ottobre. Al primo argomento sono dedicati una serie di art. di «Antica Cossyra»: Ceterum censeo, n. 2, del 15 apr.; Chartaginem esse delendam, n. 3, del 30 apr.; Bisogna disperare?, n. 5, del 30 mag.; Delenda Carthago!, n. 6, del 15 giu. Di maggiore interesse, per la posizione nettamente filosoviettista che vi è sostenuta, sono comunque una serie di art. sulla situazione russa postrivoluzionaria, apparsi tutti sotto il generico tit. di La Rivoluzione in Russia. Un solo brano può essere sufficiente a chiarire l’orientamento redazionale: «[…] A che serve dunque, la critica ai Soviets e alla loro opera quando di essi s’ignora la vera essenza? I difetti, gli sbagli della loro opera non potrebbero anche dipendere da speciali circostanze di tempo e di ambiente? Decisamente, si dice, i Soviets fanno capo al governo, allo Stato! Ma, era mai possibile alla santa Russia, nella Russia del knut e del vodka una rivoluzione che potesse trionfare in parte senza il periodo transitorio della «Dittatura del Proletariato?» E se cotesta Dittatura con la forza si difende contro i nemici interni, se cerca anche impiegando la forza scongiurare i pericoli di una controrivoluzione in senso borghese, con la forza compie la nazionalizzazione dei servizi pubblici, dei mezzi di trasporto, espropriazione della terra, ecc. via, non saremo noi a negare che se codesta Dittatura infrange qualche po’ di sentimentalismo e d’idealismo magari anarchico, compie pure un lavoro grande di selezione fra le diverse gradazioni democratiche, fra le diverse tendenze socialiste» (n. 2, del 15 apr.).

Non stupiscono pertanto le prese di posizione dei redattori per gli «sdegni antibolscevichi», espressi in Italia da vari esponenti socialisti. Vd. Qual povero Barbato!, n. 4, del 15 mag. (giudizio successivamente attenuato nel n. 9, del 31 lug.); Sfoghi antibolscevichi, n. 6, del 15 giu. (in polemica con Ettore Ciccotti); L’«Asino» di Podrecca antibolscevico, n. 7, del 30 giu.

Alla fine di lug., il periodico dovette sospendere per due mesi e mezzo le pubblicazioni, a causa del grosso deficit finanziario. Riapparve alla metà di ott., con un editoriale nel quale si denunciavano con estrema violenza, i soprusi e gli abusi delle repressioni antianarchiche volute da Wilson (La Libera America … Scannatoio di tutte le libertà, n. 10, del 15 ott.); ma con tale n. il periodico dovette anche cessare le pubblicazioni, che riprese comunque, clandestinamente, alla fine di quello stesso mese, sotto il tit. L’Ordine (vd.).


 


 Collegamenti agli archivi
International Institute of Social History (IISG, Amsterdam): https://hdl.handle.net/10622/FC3F5778-3140-403D-9973-BEE2FEBD9368

Uscite:

  • anno 1
  • n. 1 (1919, 30 mar.?)
  • n. 2 (1919, 15 apr.)
  • n. 3 (1919, 30 apr.)
  • n. 4
  • n. 5 (1919, 30 mag.)
  • n. 6 (1919, 15 giu.)
  • n. 7 (1919, 30 giu.)
  • n. 8
  • n. 9 (1919, 31 lug.)
  • n. 10 (1919, 15 ott.)


Anche: questo titolo sulla RebAl (Rete della Biblioteche Anarchiche e Libertarie)

Red. della scheda: Leonardo Bettini