- Luogo di pubblicazione: Londra.
- Durata: [6 mar. 1879 (n. 1; o 2?)] — 2 mag. 1879 (n. 4).
- Periodicità: Varia.
- Formato: cm. 25,5 × 38.
- Pagine: 2 (di cui la 2a bianca).
- Colonne: 3.
- Prezzo: «Ogni numero costa Cinque Centesimi».
MF: P.i. a 97, 24. (Possiede il n. 4).
Organo del «Circolo Socialista Rivoluzionario», fondato nel genn. 1879, da un gruppo di «Italiani socialisti residenti a Londra», con l’intento — precisava la breve circolare costitutiva — di svolgere «propaganda di principii», di «corrispondere sulle nostre idee, sui nostri dolori e sulle nostre aspirazioni», e, più particolarmente, di sostenere la «lotta intrapresa in Italia dai Salariati contro i Padroni, dai Diseredati contro i Capitalisti, dai Servi del campo e dell’officina contro i Prepotenti di ogni risma e colore». (Cf. la circolare a stampa Il Circolo Socialista Rivoluzionario di Londra ai gruppi, sezioni e federazioni socialiste d’Italia; firmata, «Pel Circolo», da G. Giambologna e F. Molari). Nello stesso stampato si prometteva anche l’invio, «ogniqualvolta vedrà la luce», di un proprio Bollettino, la cui uscita, unitamente agli Statuti del Circolo, veniva data come imminente. Il 6 mar. di quell’anno, ne era già apparso comunque, sicuramente un n., come risulta da una nota inviata dal Procuratore del Re di Venezia al Ministro di Grazia e Giustizia (ACSR, Mise. Ministero di Grazia e Giustizia, b. 49, fase. 348); il terzo della serie, vedeva la luce il 2 apr., ed esattamente un mese dopo, il quarto, contenente, quest’ultimo, un solo lungo art. (Ai calunniatori del socialismo e loro accoliti), in cui venivano violentemente attaccati gli esponenti della sinistra democratica (definiti «scombiccheratori di telegrammi e indirizzi alla sacra persona del re»; «radicali a fior di labbro»; «repubblicani fedigrafi» e «turiferari di tutte le reazioni»), per la velenosa campagna d’ingiurie calunniose da questi lanciata all’indirizzo degli internazionalisti. Voi ci calunniate — vi è detto — perchè noi «abbiamo demolito e demoliamo il vostro edificio di menzogne metafisiche, giuridiche e religiose» e perchè abbiamo «fatta fischiare la commedia parlamentare, ove Depretis e Crispi rappresentano, ora per l’Italia, le parti di primo attore assoluto ed amoroso, Minghetti e Sella quelle del padre nobile e caratterista, Bonghi il mezzo tiranno, Cairoli il servo sciocco e Nicotera la nobile maschera del truffaldino».
A monte di tale irrigidimento reazionario stava, secondo l’analisi dei redattori del Bollettino londinese, la preoccupazione del governo per l’accresciuta forza dell’Internazionale. «… la Calunnia è figlia della Menzogna e della Paura. — si legge infatti, nell’ultima parte dell’art.-manifesto — Si voi avete paura. Voi tremate verga a verga per tutte le membra, quando udite parlare di noi!… Si, voi avete paura, coi vostri cannoni, coi vostri eserciti agguerriti, colle vostre navi corrazzate, colle vostre fortezze inespugnabili … Si, voi avete paura ed è perciò che ci calunniate».