- Sottotitolo: Numero unico del Fascio Libertario Imolese.
- Luogo di pubblicazione: Imola.
- Tipografia: Imola, Cooperativa Tip. Editrice P. Galeati.
- Durata: 24 mag. 1919.
- Periodicità: Numero unico.
- Gerente: Amilcare Gamberini.
- Formato: cm. 35 × 50.
- Pagine: 4.
- Colonne: 4.
Im. C.: 19. Cart. 82 (105).
FN: GF. C. 102. 199.
Edito dal “Fascio Libertario Imolese”, Il Comunista esprimeva la posizione di quella corrente anarchica, che, all’indomani della rivoluzione russa, si dichiarò disponibile ad alleanze con le sinistre rivoluzionarie, per appoggiare la III Internazionale. Da qui l’invito ai Socialisti di rompere con l’ala riformista e “social-patriota” (Bissolati, Bernini, De Ambris) che tenta “di ridar vita alla seconda Internazionale dei Traditori”, per aderire con “gli spartachiani tedeschi, i comunisti ungheresi, i bolscevici russi e gli anarchici comunisti d’Europa, rimasti fedeli alle loro idee antistatali, rivoluzionarie e internazionaliste”, alla Illa Internazionale. (Vd. Noi e i Socialisti).
Il giudizio, che in altra parte del giornale, viene dato del bolscevismo, nonostante prudenti riserve, qwiamente non è ancora negativo. Ciò che conta, al momento, è aiutare l’avvenuta rivoluzione “dalla guerra che l’Europa borghese le muove con potenti eserciti organizzati” e dalla controrivoluzione interna; ed evitare, quindi, “di screditare il bolscevismo — a meno che non ci siano ragioni molto forti di farlo — onde non servire senza volerlo, agli interessi della borghesia” (vd. Noi e i Bolscevichi). Si veda anche l’art. Salvando la Russia l’umanità sarà salva, pubblicato sull’altro n.u. Il Comunista, del 30 nov. 1919.