- Sottotitolo: Giornale anarchico.
- Luogo di pubblicazione: Caltanisetta.
- Tipografia: Caltanisetta, Tip. C. Riccioni.
- Durata:
- 1 mag. 1906 (a. I, n. 1).
- Periodicità: Quindicinale.
- Gerente: Calogero Russo.
- Formato: cm. 35 × 47.
- Pagine: 4.
- Colonne: 4.
FN: GF. C. 76. 47.
L’intenzione, esplicitamente dichiarata, dei redattori, era di dar vita a un foglio di propaganda, da diffondersi quindicinalmente (“il 5 e il 20 di ogni mese”), fra gli zolfai della provincia di Caltanisetta. Le condizioni di vita particolarmente disagiate e l’intenso sfruttamento cui erano assoggettati gli oltre 40 mila lavoratori del centro solfifero, facevano infatti sperare in un potenziale rivoluzionario, da recuperate, se opportunamente sensibilizzato, alla causa anarchica. “L’ambiente si presta molto alla nostra attività — Scrivevano i redattori, per annunciare l’imminente uscita del giornale — perchè in questo centro dell’industria zolfifera, gli elementi sono ’ancora Vergini e pieni d’entusiasmo, e poi la condizione topografica del luogo permette un’utilissima propaganda tra i lavoratori della terra e delle miniere”. Cf. Il Movimento Sociale (Roma), a. I, n. 2, del 25 genn. 1906, nella corrispondenza da Caltanisetta.
L’iniziativa, tuttavia, non potè avere seguito. Ne spiega le ragioni un breve comunicato, firmato “per la redazione!’ da Giuseppe Gugino, che trovo sul n.u. Agitiamoci! di Ravenna (23 giu. 1906): “Il Germinai dovette sospendere le pubblicazioni perchè la questura con insidioso procedere, ci tolse il gerente che noi sul momento avevamo scelto a caso…”.
Ignoro se vi siano stati in seguito, da parte degli anarchici nisseni, altri tentativi di penetrazione politica all’interno dell’ambiente minerario. Poco confortante, tuttavia, è il quadro che un osservatore poteva tracciare sette anni più tardi: “Il movimento politico dei lavoratori è qui nullo. Qualche lega di resistenza quà e là diretta non a rivendicazioni di classe, ma costituita per servire di sgabello a qualche avvocatuccio di provincia o a qualche spostato che vuol salire alle spalle di chi soffre e lavora”. M. Maglione, La vita dei lavoratori. Le zolfare siciliane, in L’Università Popolare (Milano), a. XIII, n. 8 (15 apr. 1913), p. 124.