- Motto: “Verità — Giustizia — Morale” — “Nessun dovere senza diritto. Nessun diritto senza dovere”. Sulla testata si legge anche la seguente frase di Guerrazzi: “L’avvenire è tale onda, contro cui ripe nè argini valgono, ch’essa o li strappa, o li rode, o con acque concitate passa loro di sopra”.
- Luogo di pubblicazione: Modena.
- Tipografia: Modena, Tipografia e Litografia Cappelli.
- Durata:
- 4 mag. 1878 (a. I, n. 1) — 27 lug. 1878 (a. I, n. 13).
- Del n. 3 si conoscono due ediz. (18 e 20 mag.), la seconda delle quali ha la prima p. completamente bianca e la dicitura: “2a edizione — SEQUESTRO — DEDICATA AL R.F.”.
- Periodicità: Settimanale.
- Direttore: Arturo Ceretti.
- Gerente: Giacomo Morselli.
- Formato:
- cm. 29 x40.
- Per il n. 13 (27 lug. 1878): cm. 33 × 50.
- Pagine: 4.
- Colonne:
- 3.
- Dal 27 lug. 1878 (a. I, n. 13): 4.
FN: GF.C. 3.2.(Alla raccolta mancano i n. 1 e 2, del 4 e 11 mag. 1878).
MF: bo. 33.(Possiede, in copia microfilmica, i n. 3-13).
Organo ufficioso della Federazione Italiana, di cui pubblicava comunicati e risoluzioni, L’Avvenire fu uno dei fogli più autorevoli dell’Internazionale, in questo periodo.
Diretto da Arturo Ceretti (fratello di Celso), il giornale si dichiarava espressione d’un gruppo di “socialisti devoti e convinti” ma delusi dalla equivoca politica tenuta dal governo della Sinistra, che — spiegavano — dai giorno in cui andò al potere “si mostrò nè da più nè da meno di quella consorteria d’infausta memoria che doveva per 18 anni opprimere e stancare la longanimità del popolo italiano” (Chi siamo e cosa vogliamo, a. I, n. 1, del 4 mag. 1878). Da qui l’adesione ai principi del socialismo anarchico, come ai soli che possano garantire la risoluzione del problema sociale (cf. A.C.M. [Carlo Monticelli] Perchè siamo anarchici, a. I, n. 4, del 25 mag.).
Fra i documenti più importanti pubblicati dall’organo modenese, sono da ricordare: il resoconto (“liberamente” tradotto dall’Égalité) del processo al tribunale correzionale di Parigi, contro Andrea Costa, Ippolito Pedoussant e altri coimputati (a. I, n. 3, del 18 mag.); una lunga lettera di A. Costa, in cui il rivoluzionario forniva ampi ragguagli circa le vicende che avevano condotto al suo arresto e a quello della Kuliscioff e di altri internazionalisti (a. I, n. 9, del 29 giu.); i comunicati e le risoluzioni della Sezione fiorentina dell’A.I.D.L., della C.d.C., etc.
A partire dal 1 giu. 1878 (a. I, n. 5), pubblica: A.P. [Agostino Pistoiesi], Il Socialismo in Italia, una breve ricostruzione delle vicende dell’Internazionale in Italia, dalle origini fino agli eventi più recenti (particolare interessante: La priorità nell’esposizione dei principi socialisti, viene qui rivendicata a Pisacane, anche se gli effetti della propaganda bakuninista non vi sono disconosciuti).