- Sottotitolo: Bollettino del movimento sociale.
- Luogo di pubblicazione:
- Napoli.
- Dal 21 ott. 1877 (a. I, n. 8): Firenze.
- Tipografia:
- Napoli, Stab. Tipog. Largo Trinità Maggiore, 1.
- Dal 21 ott. 1877 (a. I, n. 8): Firenze, Tip. Popolare Edoardo Ducei.
- Durata: 25 ag. 1877 (a. I, n. 1) — 18 nov. 1877 (a. I. n. 10).
- Periodicità: Settimanale.
- Gerente:
- Salvatore Di Pietro.
- Dal 1 sett. 1877 (a. I. n. 2): Emilio Covelli, redattore responsabile.
- Dal 21 ott. 1877 (a. I, n. 8): Giovacchino Niccheri, redattore e gerente responsabile.
- Formato: Per i n. 4 e 7 (i soli reperiti in copia originale): cm. 29 × 42,5.
- Pagine: 4.
- Colonne:
- 3.
- Dal 21 ott. 1877 (a. I, n. 8): 4.
BA: Fondo Fabbri, n. 215. (Possiede i n. 4 e 7).
MF: F.g. 1 1. (Possiede, in copia fotografica, i n. 1-5 e 7-10).
Una circolare, datata Firenze 24 nov. 1876, conservata in copia manoscritta fra le Carte di Polizia dell’AS di Firenze (cf. E. Conti, in Movimento Operaio, mag.-giu. 1952, p. 490) e diretta “a tutte le sezioni e nuclei del’Internazionale”, annunciava l’uscita de L’Anarchia. Giornale socialista rivoluzionario, per il 15 dic. 1876, a Firenze. L’iniziativa potè essere attuata solo nell’ag. dell’anno successivo, a Napoli, sotto la direzione di Emilio Covelli, che in quella data si affrettava di dame comunicazione epistolare ad Andrea Costa: “Il giornale nostro uscirà. — scriveva il 10 ag., da Napoli — Sono stanco di dire e di sentirmi dire ch’esso è necessario… 11 titolo poi, se lo permettono, credo dev’essere L’Anarchia, cioè il programma degl’insorti di Letino e di Gallo, giusta la dichiarazione da essi stessi fatta e pubblicata ne’ giornali… Se non lo permettono quel titolo, metteremo semplicemente: Bollettino socialista-anarchico rivoluzionario…” Cf. P. C. Masini, Nuovi documenti della “banda del Matese”, in Volontà (Genova), mar. 1964, pp. 144-45.
A causa delle frequenti persecuzioni, il giornale fu costretto, nell’ott. 1877, a trasferirsi a Firenze dove, sotto la direzione di Giovacchino Niccheri, se ne riuscirono a stampare ancora tre numeri, fino al 18 novembre.
Oltre al Costa, collaborò al periodico anche l’internazionalista Carmelo Palladino, che tuttavia si staccò quasi subito dalla cerchia dei collaboratori, per motivi che egli stesso indica in una lettera inviata al Grido del Popolo di Napoli e da questi pubblicata nel n. del 18 sett. 1881 (a. II, n. 21): “… Si pubblicava a Napoli L’Anarchia (1877). Scrissi al compagno Emilio Covelli che gli avrei mandato degli articoli sulla astensione politica. Dovette scriverne al Costa; perchè mi rispose che questi, prima che il mio scritto fosse pubblicato, voleva esaminarlo, per vedere se le mie idee sull’astensione combaciassero con le sue. Questa specie di censura, questo odor d’Aristarco mi indignarono; e non solo non gli mandai il manoscritto, ma non scrissi nemmeno più gli articoli per L’Anarchia”.