Motto: “Eppur si muove! ”.
Luogo di pubblicazione: Genova.
Tipografia: Genova, Tip. Marsano e C.
Durata: 13 sett. 1890 (a. III, n. 1) — 15 nov. 1890 (a. III, n. 9).
Periodicità: Settimanale (“Si pubblica ogni sabato a mezzogiorno”).
Direttore: Eugenio Pellaco.
Gerente: Felice Rabbia.
Formato: cm. 34 × 48.
Pagine: 4.
Colonne: 4.
Si pone come la continuazione de II Nuovo Combattiamo (Genova, 4 ag. 1888 sqq.), al quale si riallaccia anche nella numerazione progressiva delle annate.
Fra i collaboratori figura ancora Saverio Merlino (Questo si chiama camminare sulla strada maestra, a. III, n. 1, del 13 sett.); altri scritti sono dovuti a Vittorio Valbonesi, Angelo Azzati, G. Ferrua, Pilade Massai e Giovanni Bergamasco. Di Pietro Gori è pubblicata, sul primo n., la poesia A mia madre, scritta nel maggio di quell’anno nel carcere di Livorno. A partire dal 27 sett. 1890 (a. III, n. 3), fino alla cessazione delle pubblicazioni, il periodico riproduce, inoltre, il testo della conferenza di Kropotkin, Le Prigioni.