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Bettini-0756

La Lanterna

periodico anarchico


Durata: 1932-1934


Scheda elaborata da L. Bettini:

  • Sottotitolo: Periodico anarchico.
  • Motto: Sul n. 2 (sett. 1932): «Fai la prova a dimostrargli che non sei suo, ma che sei tuo» Stirner — «La luce squarcia le tenebre, il pensiero squarcia le cellule ottenebrate» Vin.
  • Luogo di pubblicazione:
    • Toulon.
    • Dall’ag. 1933 (a. II, n. 4; o, forse, da uno dei due n. precedenti, non reperiti): Marsiglia.
    • Dal dic. 1933 (a. II, n. 6): Nîmes.
  • Tipografia:
    • Toulon, lmp. du Sud-Est, 11 av. Colbert.
    • Dall’ag. 1933 (a. II, n. 4; o, forse, da uno dei due n. precedenti, non reperiti): Nîmes, lmp. Coop. «La Laborieuse».
  • Durata: 1 lug. 1932 (a. I, n. 1) — 1 ott. 1934 (a. III, n. 13).
  • Periodicità: Varia.
  • Direttore: [G. Lucchetti («Rugiada»)].
  • Gerente: Antonin Simon.
  • Formato:
    • cm. 28 × 45.
    • Dall’ag. 1933 (a. II, n. 4; o, forse, da uno dei due n. precedenti, non reperiti): cm. 28,2 × 38.
    • Dal sett. 1933 (a. II, n. 5): cm. 28,3 × 38,5.
    • Per il n. 13, a. III, dell’1 ott. 1934 (poligrafato): cm. 32,7 × 38,5.
  • Pagine:
    • 4.
    • Escono a 6 p. i n. 5 e 6, a. II (sett. e dic. 1933).
    • Esce a 10 p. il n. 13, a. III, dell’1 ott. 1934 (poligrafato).
  • Colonne: 3.

IISG (Possiede i n.: 1 dell’a. I; 1; 4-6 dell’a. II; 13 dell’a. III).

ACSR: Emeroteca, b. 10. (Possiede i n. 1 e 2 dell’a. I, del 1 lug. e sett. 1932).

CIRA (G). (Possiede il n. 6, a. II, del dic. 1933).


Giornaletto a indirizzo individualista, fondato e diretto da Giuseppe Lucchetti, un ex-ferroviere napoletano, passato all’anarchismo intorno al 1925 dopo aver militato alcuni anni tra le file del Partito Comunista (concluderà il suo iter politico nel 1938, con un atto di piena adesione al regime fascista). Collaborarono alla pubblicazione, G. Damiani, Virgilio Fabrucci, i romagnoli Edel Squadrani («Il Viandante») e Ludovico Rossi, e l’anarchico sarzanese Ugo Boccardi. Quasi certamente di quest’ultimo è l’art. Cenni e ricordi di Sarzana (a firma «Il Lanternino»), che compare sul n. 1, a. I, del 1 lug. 1932, a proposito di una fallita spedizione «punitiva» dei fascisti, respinta cruentemente dalla popolazione sarzanese il 21 lug. 1921. (Su U. Boccardi ed una sua più recente rievocazione degli stessi eventi, vd. G. Patroni, Sarzana contro i fascisti. I fatti del 21 luglio dopo mezzo secolo, in «Il Secolo XIX» (Genova), 22 lug. 1971, p. 3).

Per quanto stentatamente, La Lanterna riuscì a sopravvivere circa un paio d’anni, anche se dovette adattarsi, verso gli ultimi n., a uscire in edizione poligrafata, per evidenti difficoltà economiche di gestione. Fin dall’inizio svolse una intensa campagna in favore dell’anarchico Pietro Cociancich, allora detenuto, in attesa di giudizio, alla Prison Chave di Marsiglia, per un attentato alla «Casa degli Italiani» d’Aubagne. Vd. Pietro Cociancik, a. I, n. 1, del 1 lug. 1932; Alla vigilia d’un processo (firmato: «Noi»), a. II, n. 1, del genn. 1933 e, ivi, A proposito d’un poco lodevole can can (a firma: «Il Comitato Anarchico pro perseguitati politici di Marsiglia»). Nel corso del 1933, il foglio ebbe modo, inoltre, di occuparsi ampiamente del caso Per van der Lubbe (l’operaio olandese autore dell’incendio del Reichstag), qui definito «la torcia della mancata rivolta del popolo tedesco» (!). Vd. L’Incendiario, a. II, n. 5, del sett. 1933; e, ivi, il lungo documento («Tradotto dall’olandese per cura dei compagni francesi»), pubblicato sotto il tit. Difendiamo le Vittime della Reazione. Per van der Lubbe.

Sul terreno ideologico, infine, numerose sono le prese di posizione contro tutte le correnti organizzate del movimento anarchico (vd., ad es., la violenta condanna delle decisioni scaturite da Il Congresso della UACR. (Orléans, luglio 1933), a. II, n. 4, dell’ag. 1933) e frequenti, specie nel corso della seconda annata, gli scritti di polemica anticomunista. Vd., fra i molti, Trotsky in Francia e Sotto le botte di Stalin, entrambi sul n. 4, a. II, dell’ag. 1933; e, sul n. successivo del sett. 1933, il lungo art. di «Mario», La rivoluzione russa e il capitalismo di stato.


 


Firme (a 1, n. 2; a. 2, n. 1):
Gaetano Berti, il cavaliere della triste figura, il cinico, Clinton, l’esule, Giuseppe Guelfi, il lanternino, Tranquillo, Vin, …

 Collegamenti agli archivi digitalizzati (fonti: Lidiap et.al.)
Collegamento:  http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k937309t/f1.item.r=.zoom

Uscite:

  • anno 1
  • n. 1 (1932, 1 lug.)
  • n. 2 (1932, sett.)
  • …?
  • anno 2
  • n. 1 (1933, genn.)
  • n. 2
  • n. 3
  • n. 4 (1933, ag.)
  • n. 5 (1933, sett.), 6 p.
  • n. 6 (1933, dic.), 6 p.
  • anno 3
  • n. 7
  • n. 8
  • n. 9
  • n. 10
  • n. 11
  • n. 12
  • n. 13 (1934, 1 ott.), 10 p. a3


Anche: questo titolo sulla RebAl (Rete della Biblioteche Anarchiche e Libertarie)

Red. della scheda: Leonardo Bettini