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Bettini-0734

Aurora proletaria

foglio di battaglia anarchica


Durata: 1926-1926


Scheda elaborata da L. Bettini:

  • Sottotitolo: Foglio di battaglia anarchica.
  • Luogo di pubblicazione: «Nice».
  • Durata: 7 mar. 1926 (a. I, n. 1) — 11 lug. 1926 (a. I, n. 18).
  • Periodicità: «Esce la domenica».
  • Formato:
    • cm. 25 × 33.
    • Per il n. 18: cm. 25 × 35,5.
  • Pagine: 4.
  • Colonne: 3.

ACSR: Emeroteca, b. 3. (Possiede i n. 15 e 18, del 13 giu. e 11 lug. 1926).

IISG (Possiede il solo n. 1).


Sul conto di questo giornaletto che, passato sotto silenzio da tutta la stampa coeva, sfugge oggi ai ricordi dei vecchi militanti, confesso di non aver saputo raccogliere alcun dato utile a una sua collocazione, tra le restanti voci antifasciste del fuoruscitismo anarchico.

L’unico riferimento che mi fu dato rintracciare, è costituito da una diffida lanciata contro il giornale, dai redattori dell’organo anarchico parigino Il Monito e che, in assenza di altre notizie, merita di essere riportata nelle sue parti essenziali: «Aurora Proletaria, sedicente foglio di battaglia anarchica, è una pubblicazione di piccolo formato … che porta la data: Nice, 7 marzo 1926, a. I, n. 1 … Il contenuto del giornale poi, denunzia a prima vista il camouflage e la scarsa intelligenza di chi l’ha compilato. Anche i compagni di Nizza l’hanno naturalmente messo in quarantena. Come articolo di fondo c’è un brano a firma Pietro Gori. Seguono articoli riportati da questo o da quello dei nostri giornali contro l’antifascismo borghese; un articolo contro la dittatura spagnola, riportato dal Quotidien; vecchi comunicati che il riportare non aveva nessuna comprensibile ragione, e, infine, la lettera dell’Unione Anarchica Italiana. Di originale ci sono due articoletti contro Cesarino Rossi e uno contro il Bazzi. Ora se il Rossi e il Bazzi, fascisti, sono due canaglie, se l’antifascismo aventinista è un garbuglio nefasto d’opportunismo politico che noi combattiamo energicamente, nessun giornale anarchico che esca all’estero, anche se clandestino, non mancherà mai dall’attaccare innanzitutto, il fascismo e i suoi manigoldi. La nostra piccola posta voleva essere un segno d’allarme ed una pronta separazione di responsabilità, nostra e dei compagni di Nizza, da quella degli autori del foglietto sedicente anarchico. Il quale risulta stampato in Italia dove non hanno potuto estendersi le nostre indagini … In ogni modo è fuori di dubbio che nessun anarchico ha avuto mano nella compilazione di questo foglio, che è quindi una piccola, inintelligente, non riuscita manovra fascista per intorbidare le acque dell’antifascismo dei profughi». Cf. Per una manovra fallita, in «Il Monito» (Parigi), a. II, n. 44, del 1 mag. 1926.

Gli altri due n. del giornale che mi fu dato reperire, ben poco differiscono, quanto a forma e contenuto, da quello già segnalato. Tema centrale di entrambi, infatti, era ancora una violenta requisitoria contro Carlo Bazzi e Cesarino Rossi, i due esponenti fascisti, da poco epurati dal Regime. Di C. Rossi, «l’antica iena fascista divenuta agnello», erano in particolare denunciate le sospette manovre, per inserirsi tra le file dell’antifascismo militante. Vd., sul n. 15 del 15 giu., Il Martire e i farisei e Proletari in guardia!; e, sul n. 18, dell’ll lug., Bancarotta fraudolenta e Rei confessi!.


 


 Collegamenti agli archivi
International Institute of Social History (IISG, Amsterdam): https://hdl.handle.net/10622/6B1C3230-C48D-4036-894B-14636125FB0D

Uscite:

  • anno 1
  • n. 1 (1926, 7 mar.)
  • n. 2
  • n. 3
  • n. 4
  • n. 5
  • n. 6
  • n. 7
  • n. 8
  • n. 9
  • n. 10
  • n. 11
  • n. 12
  • n. 13
  • n. 14
  • n. 15 (1926, 13 giu.)
  • n. 16
  • n. 17
  • n. 18 (1926, 11 lug.)


Anche: questo titolo sulla RebAl (Rete della Biblioteche Anarchiche e Libertarie)

Red. della scheda: Leonardo Bettini