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Bettini-0666

L’Avvenire

 


Durata: 1894-1895


Scheda elaborata da L. Bettini:

  • Luogo di pubblicazione: S. Paulo (Brazil).
  • Tipografia: Per i n. 1-3 della 2a ser.: «Montevideo, Tip. La Costanza».
  • Durata:
    • 18 nov. 1894 (a. I, n. 1) — 18 ag. 1895 (a. II, ser. 2, n. 3).
    • Interrompe le pubblicazioni «a consecuencia de la detención de la mayor parte de sus redactores» (cf. La Questione Sociale (Buenos Aires), 1 ag. 1895, nella rubr. Publicaciones) dal 17 mar. 1895 (a. II, n. 10) al 14 lug. 1895 (a. II, ser. 2, n. 1). La numerazione della Ia ser. è progressiva.
  • Periodicità: «Esce quando può».
  • Redattore: [Giuseppe Consorti; Augusto Donati; Lodovico Tavani].
  • Gerente: [Alfredo Casini].
  • Formato:
    • cm. 29 × 41.
    • Dal 2 dic. 1894 (a. I, n. 2); cm. 28 × 39.
    • Dal 14 lug. 1895 (a. II, ser. 2, n. 1): cm. 16,8 × 23,5.
  • Pagine: 4.
  • Colonne: 4. Dal 14 lug. 1895 (a. II, ser. 2, n. 1): 2.
  • Note tipogr.: Note tipogr. I n. 1-3 della 2a ser., hanno invertita la disposizione delle p., essendo la la al posto della 4a; la 2a al posto della la; la 3a al posto della 2a.

IISG.

BA: Fondo Fabbri, n. 245. (Alla raccolta mancano i n.: 2 del 2 dic. 1894; 8 del 24 febb. 1895 e 1-3 della 2a ser.).


Le violente repressioni antianarchiche, scatenate nell’apr. 1894 dietro istigazione delle autorità consolari italiane di S. Paolo, mentre erano riuscite nell’intento di sopprimere il periodico L’Asino Umano (vd.), con ogni evidenza fallirono invece l’obiettivo cui erano state destinate, quello cioè, di soffocare alla base l’attività militante del locale ambiente sovversivo. Questo, infatti, nel nov. dello stesso anno, tornò a dare segni concreti della sua presenza, con la pubblicazione appunto de L’Avvenire, foglio sorto per iniziativa di un gruppo che aveva in L. Tavani, G. Consorti e A. Donati, i suoi principali animatori.

L’ondata persecutoria, comunque, aveva dimostrato una volta di più, la vulnerabilità del movimento che, privo di una qualsiasi ossatura organizzativa, era soggetto a frantumarsi sotto l’impeto della prima sfuriata reazionaria, salvo ricomporsi dopo mesi di disorientamento e di attività perdute. Di tali problemi sembrò aver preso coscienza il gruppetto editore del nuovo periodico, che nel genn. 1895, lanciò un appello per sollecitare appunto l’avvio di un’intesa, su basi federative, fra i gruppi, pur nel rispetto della più completa autonomia di questi. «Diversi buoni e bravi compagni — si legge, infatti, in uno scritto dal tit. altamente programmatico (Organizzazione, a. II, n. 5, del 13 genn. 1895) — compresi di questi principio, hanno già data la iniziativa di una organizzazione che crediamo sia la migliore e più adatta: la organizzazione per gruppi. Alcuni gruppi, tutti autonomi, s’intende, sono già costituiti, altri stanno costituendosi e abbiamo fede che fra breve si riuscirà a dar vita a un corpo potente che ancora non appare, perchè le sue membra sono sparse. Il programma generalmente adottato, fino ad ora, è quello dell’Avvenire … Esortiamo quindi gli altri compagni che non avessero ancora pensato a farlo e specialmente incitiamo quelli delle diverse località dell’interiore, i quali una volta costituitisi in gruppo potranno averne dei vantaggi grandissimi e soprattutto potranno portare un grande aiuto alla propaganda». A chiarimento della linea programmatica che intendeva seguire, l’organo anarchico aveva inoltre pubblicato, fin dal primo n., il testo di un programma socialista (Chi siamo? Che vogliamo?), stilato da E. Covelli nel 1877. (Più tardi, Consorti e Vezzani torneranno a proporlo dalle colonne de L’Avvenire di Buenos Aires, del 13 sett. 1896).

Il paziente lavoro di tessitura organizzativa, non potè dare, comunque, i suoi frutti, perchè stroncato sul nascere da una nuova e più violenta ondata di persecuzioni, scatenatasi nel mar. 1895. Una vasta operazione di polizia, portò all’arresto indiscriminato di numerosi anarchici o sospettati tali, la maggior parte dei quali venne rilasciata solo dopo mesi di arbitraria detenzione. I più furono quindi obbligati, con procedura del tutto sbrigativa, ad una sorta di «domicilio coatto» in varie località dell ’interior-, altri, fra cui Felice Vezzani e Giuseppe Consorti, vennero forzatamente imbarcati ed inviati, senza altre formalità, a Buenos Aires. Alcuni membri superstiti del gruppo L’Avvenire, riorganizzatesi alla meglio, riuscirono ancora a diffondere alla macchia, fra il lug. e il sett. di quell’anno, alcuni n. di un’edizione quadrilingue (italiano, francese, spagnolo e portoghese) del giornale. In questa nuova serie, uscita in formato ridotto e stampata in evidenti condizioni di fortuna, si denunciavano apertamente gli abusi polizieschi perpetrati nei mesi precedenti ai danni delle forze sovversive e si fornivano ampi ragguagli sugli arresti e le deportazioni degli anarchici italo-brasiliani. Cf. Alle autorità di S. Paolo, n.s., n. 1, del 14 lug. 1895; Gli anarchici arrestati in S. Paolo, n.s., n. 2, del 1 ag. 1895; Ancora degli anarchici arrestati, n.s., n. 3, del 18 ag. 1895. Dopo soli tre n., tuttavia, anche questa serie clandestina de L’Avvenire dovette cessare le pubblicazioni, probabilmente per difficoltà economiche o forse in conseguenza di nuove ondate persecutorie.

Fra il materiale di maggior interesse documentario apparso sull’organo paulista nel corso della prima serie, è ancora da ricordare: lo scritto di P. Gori, Ai lavoratori, pubblicato sul n. 2, del 2 dic. 1894, con una presentazione della redazione, in cui si precisava che «di fronte alla accanita persecuzione di tutti i governi ed agli acerrimi attacchi che, specie in questi momenti, vengono fatti agli anarchici da tutti i partiti politicanti, dal democratizzante fino al socialista-legalitario, crediamo fare opera utile pubblicare il qui abbasso articolo di P. Gori per far comprendere alla massa proletaria, quali sono le nostre idee in confronto a quelle degli altri partiti»; il brano di P. Kropotkin, L’ordine borghese e l’anarchia, n. 4, del 30 dic. 1894); un’ampia commemorazione dei garrotati di Xeres e di A. Vaillant (n. 7, del 10 febb. 1895); e, infine, il testo, in traduzione italiana, del manifesto XXIV Anniversario della Comune di Parigi (n. 10, del 17 mar. 1895), diffuso in quei giorni a S. Paolo, dai gruppi anarchici luzo-brasiliani.


 


 Collegamenti agli archivi
Servizio bibliotecario nazionale: http://id.sbn.it/bid/UBO2614982
International Institute of Social History (IISG, Amsterdam):  https://hdl.handle.net/10622/BD483475-085A-4FBE-BF87-F3ED18AAEDAF

Uscite:

  • anno 1
  • n. 1 (1894, 18 nov.)
  • n. 2 (1894, 2 dic.)
  • n. 3
  • n. 4 (1894, 30 dic.)
  • anno 2
  • n. 5 (1895, 13 genn.)
  • n. 6
  • n. 7 (1895, 10 febb.)
  • n. 8 (1895, 24 febb.)
  • n. 9
  • n. 10 (1895, 17 mar.)
  • interruzione
  • anno 2 ser. 2
  • n. 1 (1895, 14 lug.)
  • n. 2
  • n. 3 (1895, 18 ag.)


Anche: questo titolo sulla RebAl (Rete della Biblioteche Anarchiche e Libertarie)

Red. della scheda: Leonardo Bettini