- Sottotitolo:
- Organo comunista anarchico.
- Dal 25 apr. [18X01 (a. IV, n. 95; o, forse, dal n. precedente, non reperito): Tribuna degli Oppressi.
- Il n. del 18 ott. 1885 (a. III, n. 92), esce col sottot. Organo…. sequestrato!!.
- Motto:
- Fino al 2 nov. 1885 (a. III, n. 93): “Perchè parlate di libertà? Chi è povero è schiavo” e “Ogni uomo che non lavora è un inutile fardello della terra” (Omero).
- Dal 25 apr. [1886] (a. IV, n. 95; o forse, dal n. precedente, non reperito), il secondo dei due motti è sostituito con: “Il diritto è il sovrano del Mondo” Mirabeau.
- Luogo di pubblicazione: Reggio Emilia.
- Tipografia: Reggio Emilia, Tip. F. IlI Ceriini.
- Durata:
- 23 ag. 1885 (a. III. n. 88) — 4 lug. 1886 (a. IV, n. 98). Interrompe le pubblicazioni dal [nov. 1885?] (n. 94, non reperito) al 25 apr. 1886 (a. IV, n. 95, in cui si annuncia la ripresa delle pubblicazioni, sospese a causa delle persecuzioni fiscali).
- Supplementi: 30 ag. 1885 (al n. 89): Manifestino di cm. 20 × 27,5, firmato da Cesare Bedogni, con cui si rende noto il sequestro dei primi due numeri.
- Fin dal 25 genn. 1885, inoltre era uscito un Supplemento al giornale Lo Scamiciato (Reggio Emilia, Tip. L. Bondavalli; cm. 36 × 51; 2 p. (di cui la 2a bianca) su 4 col. Gerente Pietro Mora).
- Periodicità: “Esce possibilmente ogni Domenica”. In realtà, a causa delle frequenti persecuzioni, la periodicità non fu mai regolare.
- Gerente:
- Cesare Bedogni, redattore e gerente responsabile.
- Dal 25 apr. [1886] (a. IV, n. 95; o, forse, dal n. precedente, non reperito): Giuseppe Marchi.
- Formato:
- cm. 27,5 × 40.
- Per il n. del 25 apr. [1886] (a. IV? n. 95) : cm. 25 × 35.
- Per il n. del 3 giu. 1886 (a. IV, n. 96) : cm. 24 × 32,5.
- Per il n. del 20 giu. 1886 (a. IV, n. 97): cm. 28 × 41.
- Per il n. del 4 lug. 1886 (a. IV, n. 98): cm. 27 x41,5.
- Pagine: 4.
- Colonne: 3.
REM: Giorn. citt. C. 53. (Alla raccolta manca il n. 94, a. IV).
MF: bo. 19. (Possiede in copia microfilmica i n. 96 e 97, del 3 e 20 giu. 1886).
Il foglio si pone come continuazione di una serie precedente (1884), socialista, alla quale si riallaccia nella numerazione progressiva. Riprendendo le pubblicazioni, si dichiara apertamente anarchico, come si rileva dal sottotitolo e come informa lo stesso gruppo redazionale, nell’articolo programmatico, apparso sul n. del 23 ag. 1885 (a. III, n. 88) “Lo Scamiciato” vi è detto — non avrebbe bisogno di programma. Egli risorge col programma di una volta: socialista rivoluzionario. Ma come la tavolozza del pittore, la quale lascia sempre ammirare qualche linea più perfetta, così il nostro giornale rivede la luce colle tinte più calcate. I programmi come i caratteri debbono essere più delineati, ben definiti, ben marcati. E perchè d’ora in poi non succedano equivoci, diciamo subito che da veri scamiciati, siamo comunisti anarchici”.
Gli articoli sono anonimi o firmati con nomi di fantasia (“Bollente”; “Lo Spostato”; “Balia”; “Un servo in livrea” etc.). Firmato è lo scritto di Alfredo Mari, La donna, comparso sui n. 89 e 90 (30 ag. e 13 sett. 1885). Da segnalare ancora un profilo di Amilcare Cipriani, sul n. del 3 giu. 1886 (a. IV, n. 96) e la rubrica “Movimento rivoluzionario”, molto ricca di cronache dall’estero.