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Bettini-0223

Popolo! popolo!

rivista socialista-libertaria


Durata: 1902-1902


Scheda elaborata da L. Bettini:

  • Sottotitolo: Rivista socialista-libertaria.
  • Motto: “Conosci te stesso”. — “Chi è povero è schiavo”.
  • Luogo di pubblicazione: Piubega (Mantova).
  • Tipografia: Mantova, Stab. Tip. Baraldi & Fleischmann.
  • Durata: 1 genn. 1902 (a. I, n. 1) — 9 mar. 1902 (a. I, n. 4).
  • Periodicità: “Esce ogni due domeniche”.
  • Direttore: Casimiro Accini.
  • Gerente: Casimiro Accini, direttore-proprietario responsabile.
  • Formato: cm. 16,5 × 24.
  • Pagine: 16.
  • Colonne: 2.

BA: Fondo Fabbri, n. 304. (Possiede i n. 2-4).

FN: IX. Ri. 561. (Possiede i n. 1 e 2).


“Alcuni compagni — si legge nell’editoriale di presentazione — ci obiettarono che il titolo della nostra rivista è alquanto strano. Noi in verità non sappiamo ove sia la stranezza nel nome Popolo! Popolo!, inquantochè tale titolo non è che un chiamare a raccolta quel buon popolo che noi vediamo continuamente nelle contrade delle grandi città, come lo vediamo pure nelle viuzze dei paesi di campagna, ovunque deriso da coloro che lo sfruttano…”. Già nel titolo, gli editori avevano cosi inteso richiamarsi, in qualche modo, al carattere informatore della loro iniziativa, il cui scopo — è poi detto con chiarezza — “è di far comprendere ai lavoratori le teorie anarchiche, che noi andremo man mano svolgendo, in forma piana e popolare…”.

Coerente al programma enunciato, la rivista dedica largo spazio all’illustrazione dei temi di fondo dell’anarchismo, pubblicando, fin dal primo numero, scritti sullo sfruttamento del lavóro (“Falce”, Ai lavoratori. Perchè siete schiavi?…, pp. 2-4); sulla proprietà privata (L. Tolstoi, A chi appartiene ed a chi dovrebbe appartenere la terra?, pp. 4-5; estr. da La radice del male); sul problema dell’emancipazione femminile (“Rocco”, La Prostituta, pp. 6-8). Nei n. successivi, accanto a scritti di propaganda, si nota l’inserimento di qualche articolo polemico o di attualità. Cf., ad es., Fummo profeti! , sul n. 2, del 19 genn., p. 4 sqq. (in generica polemica coi socialisti); C.A. [Casimiro Accini], Abbasso il domicilio coatto, sul n. 3, del 9 febb., p. 5 cui è fatta seguire (pp. 6-8), Una lettera di Pietro Calcagno, datata: Isola di Ventotene, genn. 1902. Su tutti e quattro i n., infine, v’è un’ampia scelta antologica di brani “classici” dell’anarchismo, da La nostra ricchezza, di P. Kropotkine (estr. da La conquista del pane, cap. I), a I prodotti della terra, di Eliseo Reclus, di cui veniva iniziata la pubblicazione sull’ultimo numero.

L’iniziativa editoriale aveva trovato subito un ostacolo nell’intransigenza del Fisco che, con zelo invero eccessivo, ne aveva incriminato il primo numero, disponendone il sequestro. Alla manovra repressiva, i redattori avevano allora reagito, diffondendo una “seconda edizione” del fascicolo incriminato, con le colonne completamente bianche, “per dimostrare quanto sia poca la libertà di stampa col ministero Zanardelli” (La notizia è sul n. 2, p. 14; e, ivi cit., in Avanti!, genn. 1902, n. 1827).

Sebbene ostacolata, la rivista non mancò di avere una certa diffusione. Come si rileva dalla “Piccola posta” e dalle liste dei sottoscrittori, essa raggiungeva numerose località dell’Emilia-Romagna, delle Marche (a Fano contava 23 abbonati, già al 2º numero), della Toscana, della Liguria (almeno 150 copie venivano diffuse a Genova) e, all’estero della Francia (Argenteuil e Parigi, da cui riceveva corrispondenza).


 


 Collegamenti agli archivi
Servizio bibliotecario nazionale: http://id.sbn.it/bid/CUB0705358
International Institute of Social History (IISG, Amsterdam): https://hdl.handle.net/10622/7BA3482C-8A55-4746-A3CF-26C6003E18F6

Uscite:

  • anno 1
  • n. 1 (1902, 1 genn.)
  • n. 2 (1902, 19 genn.)
  • n. 3 (1902, 8 febb.)
  • n. 4 (1902, 9 mar.)


Anche: questo titolo sulla RebAl (Rete della Biblioteche Anarchiche e Libertarie)

Red. della scheda: Leonardo Bettini